Le profondità cristalline delle acque siciliane, così come gran parte dei fondali marini, nascondono un segreto oscuro: tonnellate di reti da pesca abbandonate, vere e proprie trappole mortali per la fauna marina.
Un’operazione complessa, un impegno condiviso
La nostra missione non è stata solo una sfida fisica, ma anche un’impresa di coordinamento e collaborazione. Grazie al supporto del Comune di Lipari e dell’Area Marina protetta Capo Gallo – Isole delle Femmine, e alla partnership con imprese private, abbiamo potuto organizzare un’operazione di grande successo.
Non ci siamo limitati alla Sicilia!
Ci siamo poi spostati nelle acque campane, precisamente a Capri. Sul versante Nord di Punta Carena erano infatti presenti 2 reti da posta: una con una lunghezza totale di circa 70 metri, l’altra lunga circa 110 metri. Inoltre lungo il crinale di Punta Carena era presente un lungo filare di nasse adatte per la pesca all’aragosta. Le 2 reti e il filare di nasse sono stati rimossi dai nostri volontari utilizzando i palloni da sollevamento.
Tutti insieme, per un mare vivo
In superficie i volontari della Lega Navale Pozzuoli e il personale dell’Associazione Barcaioli hanno salpato dal mare gli attrezzi da pesca per consegnarli al Comune di Capri e Anacapri, che si occuperanno al regolare smaltimento. Alle operazioni hanno collaborato la Guardia Costiera e i Carabinieri che con i loro gommoni hanno allontanato l’intenso traffico marittimo presente a Punta Carena.
Unisciti a noi!
Vuoi far parte anche tu della squadra? Insieme possiamo fare la differenza! Ci sono molti modi per contribuire alla difesa del mare. Scopri come puoi sostenere Sea Shepherd Italia: